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Fallimento Mercatone Uno: nessun rimborso, beffa per 10mila clienti

Diecimila clienti non riceveranno alcun tipo di rimborso, nonostante i soldi spesi per mobili mai consegnati.

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Beffa finale per migliaia di clienti Mercatone Uno, la storica società italiana di mobili fallita l’estate scorsa. Diecimila di loro non riceveranno alcun tipo di rimborso, nonostante i soldi spesi per mobili mai consegnati. Il valore degli acconti versati supera i 4,5 milioni di euro.

Una somma ingente, soprattutto se si considera che è maggiore rispetto al valore della merce custodita all’interno dei punti vendita Mercatone Uno dislocati in tutta Italia, che saranno venduti per una cifra complessiva di 3,6 milioni di euro.

Lo scioglimento dal contratto

Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, il curatore fallimentare Marco Angelo Russo ha inviato una lettera a consumatori e creditori nella quale fa riferimento allo scioglimento dal contratto per l’acquisizione dei mobili presso la Shernon Holding Srl, che aveva rivelato pochi mesi prima del suo fallimento la storica azienda Mercatone Uno. L’invio della missiva ha fatto seguito all’autorizzazione ricevuta dagli organi della Procedura a procedere con lo scioglimento dai contratti pendenti con i clienti che avevano già versato un acconto per mobili mai ricevuti.

Il consiglio delle associazioni dei consumatori

Le associazioni dei consumatori consigliano di presentare un esposto in Procura, soprattutto se il versamento dell’acconto risale a pochi giorni prima della comunicazione del fallimento. Il motivo è semplice: l’azienda – in questo caso la Shernon Holding Srl – non poteva non conoscere la situazione economica in cui versava, avendo dunque la possibilità di interrompere le vendite.

Fallimento Mercatone Uno: cassa integrazione prorogata fino a maggio 2020

La cassa integrazione per gli ex dipendenti Mercatone Uno è stata prorogata fino al mese di maggio del prossimo anno. La decisione è arrivata dopo che tra le 14 offerte presentate per rilevare ciò che resta della Mercatone Uno nessuna contempla l’acquisizione di tutti i 55 negozi dislocati nel territorio nazionale, dove lavoravano circa 1.700 dipendenti.

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