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Bce, chi sono i due prossimi membri italo-tedeschi del board

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Si uniranno entrambi al board della Banca centrale europea il prossimo gennaio. Un italiano e una tedesca, Fabio Panetta (in foto) e Isabel Schnabel, uniti dalla convinzione che il Quantitative easing, il piano di acquisti di titoli che aumenta la liquidità disponibile nell’economia, resterà necessario.
Un pensiero allineato a quello di Mario Draghi e della neo eletta presidente Christine Lagarde, ma sempre più contestato in Germania. Nelle settimane precedenti alla fine del mandato di Draghi si sono susseguiti numerosi appelli alla prudenza rispetto agli effetti collaterali del Qe e dei tassi negativi, messaggi culminati in una dura lettera firmata da sei ex banchieri.

Secondo due fonti riservate raggiunte dall’agenzia Reuters,“sia Schnabel sia Panetta vogliono lasciare il segno sulla politica monetaria presso la Bce” in particolare “le due new entry del board hanno puntato l’attenzione sulla divisione che si occupa delle operazioni di mercato della Bce, da dove si possono orientare i suoi acquisti di attività e schemi di prestito”, hanno riferito le fonti.

Tenendo conto che le maggiori critiche provengono da Berlino, è la posizione della Schnabel quella più rilevante quando si parla del giudizio sul Qe. I due tedeschi presenti nel board Bce, il presidente della Bundesbank Jens Weidmann (membro di diritto) e Sabine Lautenschläger, si erano opposti alla ripresa del programma di acquisti annunciato pochi mesi fa. Quest’ultima si è dimessa proprio in seguito alla decisione di riattivare il Qe.

Ma Schnabel, destinata a prendere il posto della Lautenschläger nel Consiglio direttivo, si è espressa in modo assai diverso rispetto alla sua connazionale. “Data la minore pressione inflazionistica, queste decisioni [fra cui il Qe] possono essere giustificate dagli attuali dati sui prezzi, nonché dalle prospettive dell’inflazione a medio termine, che non sta ancora convergendo verso l’obiettivo al di sotto, ma vicino al 2%“, ha detto l’economista in risposta alle domande della commissione per gli affari economici del Parlamento europeo.

“Le decisioni riflettono anche la difficoltà di mantenere lo stimolo monetario quando i tassi di interesse sono vicini all’effettivo limite inferiore”, ha detto Schnabel, aggiungendo di aver “completamente sottoscritto” l’idea una politica monetaria accomodante fosse ancora necessaria.

Fabio Panetta, economista con un’esperienza di 35 anni in Banca d’Italia, è decisamente sulla stessa lunghezza d’onda, anche sul controverso tema dei tassi negativi: “Al momento attuale i benefici delle misure della Bce, compresi i tassi negativi, superano ancora i loro potenziali effetti collaterali”, aveva detto in una replica sempre al Parlamento europeo.