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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Mertens, pochi passi per la storia: punta al record di Hamsik

Altri 4 scalini prima di sistemarsi sul trono, ne ha già scalati 117 e cosa vuoi che siano, in fondo, gli ultimi?

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Altri 4 scalini prima di sistemarsi sul trono, ne ha già scalati 117 e cosa vuoi che siano, in fondo, gli ultimi? Ma peseranno tantissimo, Dries Mertens giocherà anche col tempo, gennaio è dietro l'angolo e il futuro - oltre le sue volontà - può riservargli qualsiasi epilogo. Intanto se lo gode, Ciro, questo momento. L'uomo delle grandi notti europee. Aveva segnato due gol a Salisburgo, s'è ripetuto ad Anfield, contro il Liverpool, avvicinandosi ulteriormente ad Hamsik, primo a 121 nella classifica all-time dei marcatori del Napoli. Un traguardo personale, il gusto di lasciare il segno, ma concreto, tra le leggende di un club che presto potrebbe salutare. Il contratto sta per scadere, il rinnovo è distante, la corte di altre società invadente. Ma c'è spazio, ora, solo per il campo. La rete ad Alisson, neppure l'ultimo arrivato, gli restituisce quel sorriso smarrito e a tratti perso anche a Liverpool.

ESULTANZA? La gioia è dentro, Mertens non la mostra, se la tiene per sé. I tifosi si domandano perché non abbia esultato, mercoledì, dopo il gol dell'uno a zero. Quell'indifferenza belga tradisce tutti, molti pensano che la rete sia stata annullata, in realtà è solo una scelta, quella di Mertens, di tornare a centrocampo come se nulla fosse mai accaduto, come se quel gol, così importante, appartenesse alla normalità della vita. Tante cose son successe e troppe se ne son dette in questo periodo, dove il caos ha eclissato anche un prato verde, lasciando che il calcio, quello giocato, ne restasse ai margini più del dovuto. CIRO. Ma la felicità da esibire è un istante, dura un attimo, conta il gesto e Mertens l'ha fatto ancora, ha segnato quando doveva, s'è messo il Napoli sulle spalle. Il gol è un capolavoro: il belga ha sfidato i centimetri, avrebbe segnato solo se avesse spedito la palla lì, tra palo e guantone destro di Alisson, guardando e riguardando l'angolo giusto della porta mentre il pallone scendeva e lui correva verso il brasiliano. Secondi decisivi resi perfetti da un'esecuzione magistrale. Mertens c'è, il Napoli pure, gli ottavi sono ad un passo. Si torna a respirare.

RECORD. Il Napoli e poi Mertens: il gol arricchisce la classifica e il suo valore, ma Dries pensa anche a sé, alla propria gloria, ha messo Hamsik nel mirino - da tempo - e ora è a quattro reti di distanza dallo slovacco. Ne servono cinque per scavalcarlo, potrebbe segnarne tante in poche settimane ma dovrebbe ritrovare - lui ma anche il Napoli - quella serenità smarrita che riporti tutto alla normalità. Gennaio è dietro l'angolo, con lui il mercato, ma può bastare anche solo dicembre per farsi il regalo più bello. Il mese lo consente.