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Piacenza, 3 maestre di una scuola materna arrestate per maltrattamenti: tra loro una suora

Tre insegnanti di una scuola materna nella provincia di Piacenza sono state arrestate per maltrattamenti sui bambini. Le tre, tra loro c’è anche una suora, sono ai domiciliari su ordinanza di custodia emessa dal gip al termine delle indagini svolte dai carabinieri della stazione di San Giorgio Piacentino.

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L’ultima storia di presunti maltrattamenti ai danni dei più piccoli arriva dalla provincia di Piacenza. Tre insegnanti di una scuola materna di San Polo di Podenzano sono state arrestate dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti sui bambini. Una delle tre insegnanti accusate è una suora. Tutte sono attualmente agli arresti domiciliari su ordinanza di custodia emessa dal gip al termine delle indagini svolte dai carabinieri della stazione di San Giorgio Piacentino. L'indagine, coordinata dalla Procura piacentina, che ha portato alle tre misure cautelari si è avvalsa anche di telecamere nascoste che appunto hanno documentato i presunti maltrattamenti delle insegnanti ai danni dei bambini della scuola materna. A quanto si apprende al momento l'istituto, privato, è chiuso. Sull’indagine al momento vige il più stretto riserbo, circa i particolari, da parte degli inquirenti. Stando alle prime informazioni trapelate, pare che tutto sia partito dopo alcune segnalazioni da parte di genitori.

Il sindaco di Podenzano: "Esterrefatto e incredulo" – “Ho saputo poche ore fa dell’indagine – ha commentato gli arresti il sindaco di Podenzano Alessandro Piva – sono rimasto esterrefatto e incredulo, mai più immaginavo una cosa del genere sul nostro territorio. Ci sono delle indagini in corso, mi auguro che accertino che non è successo niente di grave a danno dei bambini. Qualora siano stati commessi dei reati questi vanno perseguiti, a maggior ragione visto che sarebbero a carico di minori. Ovviamente sono quelle vicende che un sindaco e un’Amministrazione – anche se non coinvolti nella vicenda – non vorrebbe mai avere. Siamo fiduciosi nei confronti dell’operato della magistratura, sperando che davvero non sia successo qualcosa di grave nei confronti di questi bambini”.