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Dl Fisco, 8 per mille all'edilizia scolastica. Stretta sugli appalti

Sostenere con una quota delle risorse dell'8 per mille destinato allo Stato, la ristrutturazione, il miglioramento, la messa in sicurezza, l'adeguamento sismico e l'efficientamento energetico delle scuole dando priorità a questi interventi. Lo prevede uno degli emendamenti dei relatori al dl fisco depositati in commissione Finanze della Camera. La proposta di modifica prevede che, a partire dalla dichiarazione dei redditi 2019, il contribuente possa scegliere di destinare la quota statale tra le cinque tipologie di intervento già previste tra cui appunto ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili adibiti all'istruzione scolastica di proprietà pubblica (Stato, enti locali territoriali). E non sarà possibile derogare alle scelte dei cittadini destinando le risorse ad altre finalità. Il correttivo al Ddl fiscale stabilisce infatti che alle risorse dell’8 per mille dell’Irpef di diretta gestione statale emerse dalle scelte dei contribuenti con le dichiarazioni relative agli anni di imposta dal 2019 al 2028 e indirizzate alla ristrutturazione, al miglioramento, alla messa in sicurezza, all’efficientamento energetico e all’adeguamento antisismico, "la deroga si applica nei limiti della stessa tipologia di intervento, senza possibilità di diversa destinazione".

Un'altra proposta emendativa dei relatori punta a istituire un'apposita sezione del 'Fondo unico per l'edilizia scolastica' con uno stanziamento di 5 milioni di euro per il 2019 e 10 milioni di euro annui dal 2020 al 2025, per finanziare interventi di messa in sicurezza, riqualificazione energetica degli edifici scolastici pubblici, compresi quelli a seguito delle verifiche di vulnerabilità sismica. Le modalità di accesso al fondo e le priorità degli interventi sono stabilite con decreto del ministro dell'Istruzione entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto.