Migranti, barcone affondato vicino Lampedusa: robot individua relitto e salme

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Foto archivio ANSA

AGRIGENTO – Il barcone è affondato sabato 23 novembre al largo dell’isola dei Conigli di Lampedusa e ora un robot della Guardia Costiera ha individuato il relitto e ha confermato la presenza di cadaveri. 

I sub della Guardia costiera sono arrivati a Lampedusa la mattina di venerdì 29 novembre e hanno iniziato le immersioni in mare, dove sabato pomeriggio si è verificato il naufragio di un barcone partito dalla Libia con circa 170 persone a bordo.

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La Guardia costiera, con l’aiuto dei pescatori di Lampedusa, ha rinvenuto una traccia sonar che potrebbe coincidere con l’imbarcazione affondata che dovrebbe trovarsi a circa 40 metri di profondità.

Il Rov del nucleo sommozzatori della Guardia costiera ha dato conferma del rinvenimento del barcone, ma non è stato possibile stabilire quante fossero le salme affondate, date le cattive condizioni di visibilità in fondo al mare.  A coordinare anche questa fase di ricerche è il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, che nelle ore immediatamente successive alla tragedia ha aperto un fascicolo d’inchiesta. Al momento sono cinque le salme recuperate. I dispersi sarebbero una quindicina. (Fonte ANSA)