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Il pacchetto di stimoli fiscali indebolisce lo JPY

Gli ultimi dati pubblicati mostrano chiaramente che in Giappone è indubbiamente necessario un ulteriore allentamento fiscale per tentare di attenuare il rallentamento nei consumi privati.

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Gli ultimi dati pubblicati mostrano chiaramente che in Giappone è indubbiamente necessario un ulteriore allentamento fiscale per tentare di attenuare il rallentamento nei consumi privati. Nonostante la stabilità del mercato occupazionale, sebbene si trovi di fronte a grandi sfide, fra cui l’invecchiamento della popolazione e l’eccesso di offerta, il peggioramento dei consumi interni e della produzione nelle fabbriche avvalorano la tesi di una crescita negativa nel T4 del 2019, anche perché l’aumento dell’imposta sui consumi, oltre ai terremoti e al tifone Hagibis di quest’anno, hanno aggravato la situazione. In tale contesto, l’annuncio di progetti di ampio respiro in materia di finanziamenti alle società e infrastrutture pubbliche, programmati dal governo del primo ministro Shinzo Abe entro la fine dell’anno, come pure le mancate misure di rappresaglia da Pechino dopo la firma dell’Hong Kong Human Rights and Democracy Act, fanno restare lo yen giapponese sotto pressione. L’USD/JPY (+0,82% nella settimana corrente) al momento scambia sopra quota 109, nella fascia di maggio 2019, anche se calano le aspettative di un allentamento aggiuntivo dalla Banca del Giappone per l’anno prossimo.

Dopo la pubblicazione dei dati m/m e a/a relativi a vendite al dettaglio e produzione industriale di ottobre, pari rispettivamente al minimo storico del -14,40% (precedente: 7,10%, previsione:-10,40%) e al -7,10% (precedente: 9,20%; previsione: -3,80%), minimo dal marzo 2015, seguiti dal -4,20% (precedente: 1,70%) e -7,40% (precedente: 1,30%), con settore automobilistico, dei macchinari e degli elettrodomestici fra i settori più colpiti, pare che lo stimolo fiscale sia più che necessario per sostenere la crescita. La BoJ dovrebbe rimanere defilata, mantenendo gli oneri di finanziamento a livelli bassi attraverso la sua attuale politica di controllo sulla curva dei rendimenti, ma il governo giapponese dovrebbe fornire un piano di stimoli fiscali per sostenere il settore delle costruzioni, incentivare le società ad aumentare gli investimenti oltreoceano, stimolando al contempo gli agricoltori, perché sia il Partenariato Trans-Pacifico che l’accordo bilaterale con gli USA dovrebbero aumentare la concorrenza nel settore.