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WRC | Ogier: “Nessuna rivincita”

All’indomani della firma con Toyota, il campione francese parla delle sfide che lo attendono nella nuova stagione del Mondiale Rally.

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A trentasei anni (il 17 dicembre), sei titoli iridati in tasca e undici stagioni complete nel Mondiale Rally alle spalle, Sebastien Ogier è pronto a scrivere con Toyota un nuovo – l’ultimo? – capitolo della sua straordinaria carriera.

Per la terza volta negli ultimi quattro anni, il francese si trova a ripartire quasi da zero: un nuovo team, una nuova organizzazione, un nuovo Paese, dei nuovi compagni di squadra e, soprattutto, una nuova vettura. Dalla quale, per poter ambire al settimo titolo iridato, servirà spremere il massimo. Su tutti i terreni e in ogni condizione di gara. Trovarsi solo a proprio agio, e non essere padrone al 100% del mezzo, potrebbe non bastare quando i margini di errore sono vicini allo zero e la concorrenza ha appena vinto il suo primo titolo Costruttori.

A fine 2016, in cerca di un volante dopo il ritiro Volkswagen, Ogier aveva provato – salvo preferirle la Ford Fiesta M-Sport – anche la Yaris, che da lì a pochi mesi avrebbe accompagnato il ritorno di Toyota sul palcoscenico iridato. Subito competitiva, alla vettura giapponese sono state sufficienti un paio di stagioni per portare a Puuppola il titolo Costruttori (2018) e quello Piloti (2019). Senza però riuscire mai a liberarsi completamente dalla fama di vettura veloce ma poco affidabile. Una caratteristica che non sembra al momento impensierire Ogier.

Intervistato dall’Équipe, il pilota francese ha preferito soffermarsi sul suo percorso di apprendistato al volante della Yaris: “Finora i giudizi dei piloti che l’hanno guidata sono piuttosto positivi. Tutti sembravano divertirsi al volante e soddisfatti del comportamento della macchina. Detto questo, naturalmente, ci servirà un po’ di tempo per adattarci, e dal momento che non l’ho ancora guidata non posso esserne sicuro al 100%. L’ultima volta è stato nel 2016, e quella di adesso non è più la stessa macchina”.

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Il sei volte iridato non ha mancato di fare i conti in tasca alla concorrenza, individuando in Neuville l’avversario più temibile, soprattutto nella parte iniziale del campionato: “Sarà una bella sfida. Noi ci dovremo adattare alla nuova macchina, ma lo stesso sarà per Ott, quindi da questo punto di vista partiamo alla pari. Chi parte con più riferimenti è Thierry, che è in Hyundai da parecchi anni. Io e Ott cercheremo di adattarci il più velocemente possibile per darci battaglia come è stato negli ultimi tempi”.

Al Rally di Monte Carlo mancano ancora due mesi, ma sono già in tanti a scommettere sulle possibili scintille tra Sebastien Ogier e il suo nuovo team principal, Tommi Makinen. Non il diretto interessato: “I primi contatti che ho avuto sono stati molto positivi. In ogni caso, come tutti i campioni, ciascuno ha il suo carattere, ma penso che entrambi vogliamo vincere, e faremo di tutto perché le cose funzionino”.

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Dopo essere esploso all’ombra di Loeb con Citroen, Ogier ha dominato con Volkswagen e vinto tutto con Ford (M-Sport). Un regno assoluto, durato sei lunghi anni. Ora, riscopertosi battibile con Citroen, il 36enne di Gap vuole tornare in cima al mondo con Toyota, Senza caricare però di eccessivi significati la caccia al settimo titolo: “Nessuna rivincita. Nella vita, prima o poi, dobbiamo tutti fare i conti con un fallimento. Bisogna solo sapere voltare pagina”.