ONG: Quasi 150 naufraghi (e tanti neonati) soccorsi nelle acque libiche

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Uomini, bambini, ma anche donne incinte e diversi neonati. A qualche giorno appena dagli ultimi sbarchi quasi 150 persone, solo nelle ultime ore, sono state soccorse dalle ONG nel Mediterraneo centrale e sono ora in cerca di un porto sicuro. A un centinaio di chilometri dalle coste libiche, l'intervento in serata dalla Ocean Viking. Tra i 60 naufraghi tratti in salvo dall'imbarcazione di Medici Senza Frontiere e SOS Méditerranée anche un bambino di tre anni e il suo fratellino di tre mesi.

Il tweet con cui Medici senza frontiere ha annunciato l'operazione di salvataggio

"Intorno alle 19 di ieri - racconta il coordinatore delle operazioni di soccorso, Nicholas Romaniuk - abbiamo ricevuto in copia una email indirizzata alla Guardia Costiera Libica. Proveniva da Alarm Phone e segnalava un'imbarcazione potenzialmente in difficoltà, nell'area SAR libica".

Doppio intervento della Alan Kurdi: 84 persone salvate e un interrogativo politico per l'Europa

Nelle stesse ore, sempre nelle acque libiche, anche due interventi della Alan Kurdi. Tre bambini, una donna incinta e un'altra in condizioni critiche, fra le 84 persone tratte in salvo. A destare preoccupazione soprattutto le condizioni di un neonato di 8 settimane appena, che non beve da due giorni. Il piccolo è stato trasbordato dall'imbarcazione in mattinata, insieme a un altro neonato di 4 settimane, due bambini di 4 anni e 4 adulti. Vite umane e storie che all'Italia e all'Europa ripropongono con urgenza la questione di sbarchi e solidarietà: dossier finora incapace di strappare soluzioni coordinate e impegni vincolanti su accoglienza e redistribuzione.

Il tweet con cui la ONG tedesca Sea Eye ha annunciato l'operazione della Alan Kurdi