Sgambetto Thanksgiving per l’asta Btp, domanda mai così bassa dal 2012. Ma a dicembre la carta italiana si riprenderà (analisti)

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L’asta Btp di ieri ha contribuito ad alimentare le tensioni sullo spread, allargatosi dopo l’esito dell’ultima asta del mese. Coperto il massimo dell’ammontare in collocamento (5,75 miliardi di euro), ma con domanda debole. In particolare il Btp a 10 anni, collocato al tasso dell’1,29%.
L’asta di titoli del Tesoro di fine mese ha quindi visto per la prima volta da un po’ di tempo a questa parte, una domanda poco entusiasta. Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr, rimarca come il Btp 5 anni è uscito sul livello di mercato, il 10 anni anche un po’ sotto. Il CCT è uscito anche lui senza premio sul livello di secondario. “E’ possibile che la chiusura per festività negli Stati Uniti (Thanksgiving Day) abbia fatto mancare la domanda d’oltreoceano – rimarca Sersale – e che anche qualche operatore europeo abbia optato per prendere ferie, contando su 2 giorni a scartamento ridotto. Il BTP ha ovviamente accusato la scarsità di interesse”. In ogni caso, conclude Sersale, la carta italiana dovrebbe ottenere supporto nei prossimi giorni da corpose scadenze, la cui liquidità si riverserà sul mercato (15,5 mld di BTP il primo dicembre e 13,4 mld di CCT il 15 dicembre.