I buy di oggi da A2a a Telecom Italia
Fidentiis valuta buy: A2a con prezzo obiettivo di 1,80/1,90 euro.
by Finanzaoperativa.comFidentiis valuta buy: A2a con prezzo obiettivo di 1,80/1,90 euro (il vincitore della gara indetta sulle attività di Renvico dovrebbe essere fissato la prossima settimana), Fca con target price di 20/22 euro (secondo indiscrezioni stampa, il management sta discutendo con PSA della valutazione di Comau, che nel primo progetto di accordo è stato indicato a 250 mln di euro ma che nelle valutazioni successive sembrerebbe significativamente più elevato), Mediobanca con fair value di 9,50/10,00 euro (secondo rumors l’istituto potrebbe effettuare un take over su Banca Generali, Azimut o Fineco), Prysmian con obiettivo di 22/23 euro (nuovo progetto per un parco eolico offshore nel Regno Unito) e Saras con fair value di 1,80/1,90 euro (a detta dell’ad del gruppo l’anno prossimo la società potrebbe vantare una posizione finanziaria netta positiva).
Banca Imi assegna un buy a: Anima Holding con prezzo obiettivo di 5 euro (possibile management buy-out secondo indiscrezioni stampa), Avio con obiettivo di 15,60 euro (la conferenza interministeriale ha approvato ieri un budget di 14,4 miliardi di euro nei prossimi tre anni per il finanziamento della ricerca e sviluppo europei programmi spaziali), Erg con target di 21,12 euro in vista dei risultati per l’asta su Revinco, Fca con fair value di 16 euro (nell’abito dell’accordo con Psa è in discussione la valorizzazione di Comau), IGD con target di 9,10 euro (emesso nuovo bond per 400 mln di euro), Prysmian con obiettivo di 23,20 euro (nuovo progetto nel Regno Unito), Saipem con fair value di 5,90 euro (nuovo contratto da 750 mln di euro) e Telecom Italia con target price di 0,62 euro (Mise e Agcom dovranno rideterminare al rialzo il contributo dovuto da Aria, Go Internet, Linkem e Mandarin per la proroga a fine 2029 delle concessioni per i diritti d’uso delle frequenze 3,4-3,6 GHz, lo ha stabilito il Tar del Lazio accogliendo alcuni dei ricorsi presentati da Telecom, Vodafone e Iliad per contestare la proroga concessa un anno fa).