Fridays For Future: anche i giovani di Messina in piazza per il pianeta. FOTO
by Francesca StornanteAnche Messina ha risposto al quarto sciopero mondiale per il clima. Tantissimi i giovani che hanno manifestato in questo Fridays For Future
Il 29 novembre non è solo il giorno del Black Friday. E’ tornato in tutto il mondo lo sciopero globale del clima di “Fridays For Future”, il movimento di Greta Thunberg. E’ il quarto sciopero mondiale, dopo quelli del 15 marzo e 24 maggio e la settimana del 20-27 settembre. La data del 29 novembre è stata scelta proprio in risposta al black friday e perché il 2 dicembre si apre a Madrid l’annuale conferenza sul clima dell’Onu.
Messina in piazza
Anche i giovani di Messina hanno risposto compatti e numerosi. Striscioni, cartelli e tanta voglia di tornare a ripetere in piazza e per le strade che è il momento di fermarsi perché l’ambiente ha bisogno di noi. Gli studenti messinesi hanno attraversato la città da piazza Antonello, in tantissimi si sono uniti nella scia della gattaglia di Greta Thunberg per lanciare ancora una volta un messaggio chiaro e forte. I giovani non hanno intenzione di rassegnarsi ad un sistema che non tiene conto del pianeta che è la nostra casa. E allora oggi da Messina, da tutte le città d’Italia e dal milioni di persone nel mondo è partito l’ennesimo grido d’allarme.
Contro il Black Friday
Una scelta non casuale quella di organizzare il quarto sciopero mondiale per l’ambiente proprio nel giorno del Black Friday. Per “Fridays For Future”, infatti, il Black Friday è il simbolo del consumismo insostenibile, di uno sfruttamento fuori controllo delle risorse, che impoverisce il pianeta e aumenta il riscaldamento globale.
Da Messina un corteo giovanissimo, numeroso e colorato ha manifestato sotto uno slogan chiaro e diretto: “Distruggi il sistema, salva il pianeta”.
Restare per lottare
«È necessario ribadire che per fermare i cambiamenti climatici bisogna cambiare il sistema economico e produttivo. Lo stesso sistema che sta portando verso la distruzione interi territori. Oggi, in nome del profitto, imprese, lobbies e multinazionali non guardano in faccia nessuno e nel loro agire mettono in discussione la stessa prosecuzione della vita sul nostro territorio e, in generale, sull’intero pianeta. Davanti a noi una catastrofica situazione ma anche una consapevolezza: con azione collettive e concrete, con impegno e protagonismo, un cambio di rotta è possibile». Sono le parole di Domiziana Giorgianni, tra i promotori della manifestazione messinese.
Per i giovani che a Messina oggi sono scesi in piazza non c’è spazio per cedere: «Vogliamo restare nella nostra terra per cambiare le condizioni in cui essa versa. Dobbiamo partire da qui e lottare contro tutte quelle opere quali discariche, raffinerie e trivelle che le multinazionali impongono sul nostro territorio. Continueremo su questa strada avendo sempre chiaro il nostro obiettivo: ribaltare il vigente sistema di produzione basato sul consumismo e lo sfruttamento capitalista delle risorse dei nostri territori».