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Luigi Di Maio 

la Repubblica

Fondo salva-stati, M5s e Leu sulla stessa linea. Di Maio: "Accordo va migliorato". Speranza: "Ha senso l'ipotesi di un rinvio"

Bonafede: "Nessun ritorno di fiamma tra noi e Lega". Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia: "Accordo non deve escludere l'Italia"

Il dibattito sulla riforma del Mes, il fondo salva-stati, continua a infiammare la politica italiana. Le posizioni all'interno della maggioranza sono divise: da un lato Leu e M5s sono per migliorare il negoziato e semmai rinviarne la riforma. Pd e Italia Viva, invece, difendono la ratifica della riforma. Sullo sfondo la Lega, con Salvini che ha accusato il premier Conte di "tradimento".

"Il tema non è il Mes in sé, ma se sia un salva Stati o uno stritola Stati. Ieri abbiamo avuto una riunione del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle e siamo tutti d'accordo sul fatto che questo accordo deve essere migliorato" afferma Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti a margine della cerimonia di inaugurazione della sede di Napoli di Cassa Depositi e Prestiti.

Il ministro della Salute Roberto Speranza (Leu) ipotizza di valutare un rinvio: "Sul meccanismo europeo di stabilità è giusto fare la discussione più approfondita possibile coinvolgendo pienamente il Parlamento. Su una materia così delicata bisognerebbe evitare scontri strumentali e dovremmo invece, come Paese, difendere tutti assieme i nostri interessi. Per questo ha senso l'ipotesi di un rinvio volto a favorire una valutazione di pacchetto in cui oltre al Mes si affronti anche la delicata questione dell'Unione Bancaria".

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, ospite di Agorà su RaiTre, nega che sul tema ci sia intesa fra M5s e Lega e va all'attacco di Salvini: "A me non risulta nessun ritorno di fiamma tra Di Maio e Salvini. Il leader leghista fa caciara sul Mes. Quando sono accadute le cose per cui lui ora sta alzando questo polverone, lui era al governo. E questa cosa la trovo incredibile". Poi chiarisce la linea dei cinquestelle. "Il M5S sul tema ha una posizione chiara confermata ieri in un'assemblea congiunta: fare in modo che questo importante accordo sia conveniente per gli italiani. Stiamo lavorando per questo. Parleremo con Conte che tra l'altro lunedì verrà in Parlamento, a differenza di quanto faceva Salvini che da esso scappava sempre". Quanto all'ipotesi di un rinvio, Bonafede conclude: "Si faranno le valutazioni dovute".



Sul fronte Pd, l'ex segretario Maurizio Martina pure attacca il leader del Carroccio : "È ancora più evidente oggi che Matteo Salvini vuole l'Italia fuori dall'euro. Questo è il vero obiettivo. La polemica sul fondo salva stati serve al leader leghista ancora una volta per seminare lo scontro, alzare la tensione e spargere panico. Nessun paese europeo discute così del fondo salva stati che è invece uno scudo importante anche per noi".

Nel dibattito entra anche il il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che,  margine della conferenza euromediterranea 'Quale Mediterraneo per quale futuro', in corso a Roma, risponde a chi gli chiede se tema un nuovo scontro in Europa sul Mes. "Speriamo di no. Abbiamo visto l'intervista del ministro Gualtieri. Aspetteremo il testo per esprimere una nostra opinione. È evidente che non deve essere un accordo che esclude un Paese importante come l'Italia ma confidiamo nelle parole del ministro e del premier".