E.T. è tornato. Guardate questo spot

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37 anni dopo l’uscita del film di Spielberg, l’extraterrestre più amato si ripresenta. Al suo fianco, il vecchio amico Elliott, interpretato dallo stesso attore di un tempo, Henry Thomas. Ma è solo una (bella) pubblicità

La nostalgia è uno degli elementi chiave dell’intrattenimento, ma anche del marketing. E proprio questo sentimento rivolto al passato raggiunge il suo apice in uno spot diffuso in queste ore negli Stati Uniti e poi tutto il mondo: il brand Xfinity, società del gruppo Comcast Universal specializzato in tv via cavo e tecnologie digitali, ha rispolverato uno dei film più amati dei sempre: E.T. L’extraterrestre. Nella nuova pubblicità, infatti, torna il mitico alieno, accompagnato dall’amico storico, Elliott.

In quello che è un vero e proprio cortometraggio, l’extraterrestre torna sulla Terra 37 anni dopo l’uscita nelle sale del film. Ad accoglierlo è la famiglia di Elliott, ormai un adulto con moglie e figli. Ad interpretarlo – quarant’anni dopo -, è l’attore Henry Thomas (visto di recente nella serie Netflix Hill House), lanciato  da bimbo proprio nella pellicola di Steven Spielberg del 1982. A distanza di decenni, E.T. deve mettersi al pari con le nuove tecnologie: tablet, comandi vocali e visori in realtà aumentata. Lo stesso spot, nella versione editata che si può vedere qui sotto, sarà diffuso da oggi 29 novembre anche sui canali Sky (anch’essa società del gruppo Comcast), nella prima campagna integrata fra Stati Uniti e Europa.

Lo spot, intitolato A Holiday Return, è ricco di riferimenti a momenti indimenticabili del film originale, come la scena delle biciclette volanti. Ma c’è anche un rimando ai minuti conclusivi: dopo che la presenza dell’alieno sul nostro pianeta era stata scoperta dal governo Usa, lui è costretto a ritornare a casa, non prima di aver toccato il cuore di Elliott pronunciando le commoventi parole: “Io sarò sempre qui”; oggi allo stesso modo fa con il figlio dell’ amico storico.
Secondo Thomas,  Spielberg ha approvato l’idea dello spot: “Guardando gli storyboard ho capito perché Steven aveva appoggiato tutto questo: in questa rielaborazione non è andata perduta l’integrità della storia”, ha dichiarato in un’intervista. Che possa essere un primo passo verso un sequel vero e proprio?