Scanzi fa una frittata di porro: la sua funzione e' fungere da ciabattina lisa di salvini, e...
IN DIFESA DI DELBECCHI, SCANZI SI COTONA L'EGO E SI CUCINA UNA FRITTATA DI PORRO: “LA SUA FUNZIONE È FUNGERE DA CIABATTINA LISA DI SALVINI. SA MUOVERSI BENISSIMO ASSECONDANDO IL POTERE” - “IO CHE MI SCOMODO A PARLARE DI TE È UN PO’ COME ROGER WATERS CHE SI SCOMODA PERCHÉ POVIA LO HA CRITICATO. NON ACCADREBBE MAI, PERCHÉ ROGER RISPONDEREBBE COSÌ: “CHI CAZZO È ‘STO POVIA?”. APPUNTO” – VIDEO
IL PORO PORRO E LA BILE DI SALVINI
Dalla pagina Facebook di Andrea Scanzi
(Stanno perdendo la testa, è bellissimo!)
Ragazzi, questa è meravigliosa. Ieri scrivo un pezzo sul Fatto in cui ricordo che Salvini ama andare in tivù dove può intervistarsi da solo. Per questo va sempre da por(r)o, che oltre ad avere il cognome che merita è un (mediamente) noto giornalista senza lettori: il suo ultimo libro è apparso timidamente in classifica sei secondi, per poi scomparire nell’indifferenza generale.
E lui ne soffre, perché con librerie e teatro non si può fingere: quando i lettori/spettatori devono pagare per leggerlo/vederlo, por(r)o ha lo stesso appeal del poro asciugamano. Stacce, Nicolino. C’è chi può e chi non può. Del resto, io che mi scomodo a parlare di te è un po’ come Roger Waters che si scomoda perché Povia lo ha criticato. Non accadrebbe mai, perché Roger risponderebbe così: “Chi cazzo è ‘sto Povia?”. Appunto.
La funzione di por(r)o, nell’ecosistema, è quella di fungere da ciabattina lisa di Salvini. E in questo non è male, perché tutto è fuorché stupido. Fa ascolti né buoni né cattivi, ma sa muoversi benissimo assecondando il potere. Nel pezzo, lo provocavo “accusandolo” d’essere l’ufficio stampa (neanche il più noto) di Salvini. Ovviamente lui c’è cascato come un luccio. Tipico. Non solo: per difendersi lui che ha fatto? Ha lanciato uno strale sputazzante contro di me, in cui mi accomunava a caso a Lerner (con cui non ho mai avuto bei rapporti) e Formigli (da cui non vado ospite dai tempi di Badoglio).
E questo suo strale, ma guarda un po’, da chi è stato rilanciato sui suoi social? Ma dal Cazzaro Verde in persona, ovviamente, che per l’occasione ha aggiunto il solito titolo da dissestati neuronali: “Porro asfalta tutti” (uno come por(r)o può asfaltare giusto il viottolo di casa sua, e solo se lo aiutano).
È meraviglioso: per dimostrare di non essere uno dei propagandisti (neanche il più noto) di Salvini, por(r)o ha puntualmente dimostrato di esserlo ancora di più. Al punto che il suo politico del cuor lo ha subito rilanciato, tipo Duce con l’Istituto Luce. Sei un genio, Nico’!
Resta poi da sottolineare la rabbia incurabile del Cazzaro Verde, il cui successo del mio libro lo ha proprio mandato via di testa. Due settimane fa mi ha attaccato dopo un mio intervento a Otto e Mezzo, giorni fa ho scoperto che è arrabbiato nero con me e non accetterà più confronti televisivi con me. E ora mi riattacca di nuovo, usando la sia ciabattina lisa di riferimento. Proprio non ce la fai a non considerarmi, Matteuccio. Onorato della bile (verde) che ti provoco.
Io però ti sono amico e ti invito una volta di più al debutto teatrale del Cazzaro Verde al Leonardo Milano sabato 21 dicembre. Sono rimasti cento posti, un posto magari lo trovi. puoi portare anche il poro por(r)o.
Siamo solo all’inizio, Matteo. Te l’ho già detto: non sono Saviano, mi fai solo ridere (paura proprio no) e con te mi divertirò tanto. Tu, un po’ meno.