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Sinisa Mihajlović durante la conferenza stampa (Massimo Paolone/LaPresse)

La conferenza stampa di Sinisa Mihajlović con i medici che lo hanno curato

«Mi sono rotto le palle di piangere», ha detto tra le altre cose l'allenatore serbo nella prima conferenza dopo le cure per la leucemia: sta bene ma occorre ancora cautela

Sinisa Mihajlović, allenatore serbo del Bologna, ha tenuto oggi una conferenza stampa nel centro sportivo del club con i medici dell’Ospedale Sant’Orsola che lo hanno seguito nelle cure dopo la leucemia acuta mieloide diagnosticatagli la scorsa estate: un modo per sancire il suo progressivo riavvicinamento al calcio. Le cure, infatti, procedono bene. Il recente trapianto di midollo osseo ha funzionato e non ci sono state complicazioni. Le sue condizioni sono soddisfacenti, ma occorre ancora molta cautela per via della fragilità del suo nuovo sistema immunitario: potrà riavvicinarsi alla squadra e al calcio, ma con ritmi ancora ridotti e senza frequentare posti affollati, stadi compresi, almeno per le prossime settimane.

 

Mihajlović ha ringraziato i dottori, il club, gli amici e la famiglia, commuovendosi più volte. Ha voluto mandare un messaggio di sostegno a tutti i malati che si stanno curando, dicendogli di non perdere mai la voglia di vivere. Ha parlato di tutte le fasi della malattia, di essere dimagrito nove chili e di aver perso il senso del gusto: tutte condizioni che però torneranno lentamente alla normalità. Dopo aver parlato degli ultimi mesi, ha detto di non voler sentire più parlare di malattia ed è passato ai temi calcistici, dicendo subito di essere «incazzato nero» per le recenti prestazioni deludenti del Bologna e di aver anche parlato con Zlatan Ibrahimović circa un un suo possibile trasferimento al Bologna: Mihajlović lo ritiene possibile.