Sciopero clima, studenti in piazza per il “Friday for Future” FOTO
ROMA – Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti e Link aderiscono al quarto sciopero globale per il clima. Oggi, venerdì 29 novembre, sono in corso cortei in molte città e decine di iniziative negli atenei.
Si tratta di uno sciopero globale organizzato in tutto il mondo dalla rete Fridays for Future. Oggi 29 novembre, la giornata coincide con il Black Friday di Amazon e quindi molte proteste sono state rivolte contro il colosso dell’ e-commerce mondiale.
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Giacomo Cossu, coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza, spiega: “Torniamo in piazza con Fridays for Future perché vogliamo un altro mondo in cui vivere, libero dalla minaccia del cambiamento climatico. Il Black Friday è il momento perfetto per denunciare un sistema economico fondato sullo sfruttamento sconsiderato dell’ambiente e dei lavoratori per produrre merci inutili a prezzi bassi. Vogliamo un cambiamento radicale del sistema economico, perciò dalle piazze di domani lanceremo un messaggio ai potenti del mondo che si riuniranno dal 2 al 13 dicembre alla COP25 di Madrid: basta propaganda, non c’è più tempo”.
Cossu prosegue: “I cambiamenti climatici hanno già effetti devastanti, come abbiamo visto con l’acqua alta straordinaria che ha sommerso Venezia. Vanno azzerate le emissioni entro il 2025, mentre il Governo italiano nella Legge di Stabilità prevede la conferma di circa 19 miliardi annui di sussidi ambientalmente dannosi fino al 2040, inclusi gli inutili incentivi alle auto aziendali inquinanti. Il Governo non ha presentato un Green New Deal, piuttosto vediamo un Green New Fake. Saremo in piazza anche il 6 dicembre alla grande manifestazione dei giovani a Madrid, contro l’irresponsabilità dei potenti del mondo”.
Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale di Unione degli Studenti, ricorda che il Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti “ci ha garantito che interromperà le collaborazioni tra Miur e multinazionali inquinanti, ma ancora non basta. I nostri edifici scolastici cadono a pezzi, mentre è necessario un grande piano di riqualificazione ecologica delle scuole del Paese. Nella Legge di Stabilità 2020 mancano investimenti adeguati sull’istruzione. Per affrontare l’innovazione tecnologica e la transizione ecologica serve l’istruzione gratuita, dobbiamo diffondere la conoscenza per costruire un futuro migliore”.
Camilla Guarino, coordinatrice nazionale di Link Coordinamento universitario, rende noto che nelle università “faremo decine di iniziative per denunciare la crisi del cambiamento climatico. La conoscenza e la ricerca scientifica sono fondamentali per affrontare questa minaccia, ma il nostro Paese investe troppo poco. La Legge di Stabilità 2020 prevede scarsi finanziamenti per la ricerca e non garantisce le risorse necessarie al diritto allo studio universitario. Non possiamo cambiare il sistema economico se non abbiamo la possibilità di studiare e avere un futuro lavorativo”.
Friday for Future, i cortei di Roma, Milano e Torino
A Roma, a differenza dello scorso 34 maggil, il quarto sciopero per il clima ha portato in piazza non troppi studenti. Anche perché stavolta, fanno notare gli organizzatori, il Ministero dell’Istruzione non ha concesso la giustificazione per l’assenza da scuola. A Milano la manifestazione è partita da largo Cairoli. Sono 20mila secondo gli organizzatori, molti meno secondo le forze dell’ordine. Infine Torino: i cortei sono tre. Partiti da piazza Bernini, Campus Einaudi e dalla fermata della metropolitana Dante in piazza De Amicis, confluiranno tutti in via Roma dove ci sarà un presidio tutto il giorno. “Solo a Torino il 27 settembre eravamo 100.000 persone, in tutta Italia un milione”, spiegano i rappresentanti del movimento torinese che indirizzano la protesta anche contro il Black Friday e “il consumismo eccessivo che incoraggia”.
Fonte: Ansa