Black Friday, perché si chiama così? E perché è un venerdì nero?
ROMA – Lo sanno anche i bambini: dalla mezzanotte di oggi, venerdì 29 novembre, è partito il Black Friday, il venerdì nero dello shopping. Un rito importato dagli Usa e che in Italia si va sempre più consolidando: le stime parlano di oltre 16 milioni (quasi 4 milioni in più dello scorso anno) di italiani pronti a prendere parte alla febbrile caccia all’affare. Per un totale di circa 1,3 miliardi di spesa.
Ma cos’è esattamente il Black Friday, come nasce e perché si chiama così? Negli Stati Uniti il venerdì nero è il giorno d’avvio ufficiale dello shopping natalizio e la data cade esattamente all’indomani del giorno del Ringraziamento, ricorrenza che si festeggia il quarto giovedì di novembre. Non si trattava però di un uso molto lusinghiero del termine, perché alludeva all’usanza dei lavoratori di “ammalarsi” il giorno dopo il Ringraziamento, per godere di un lungo weekend.
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Sebbene la tradizione degli sconti speciali si sia consolidata solo fra gli anni Cinquanta e Sessanta, l’origine e primo esperimento in tal senso si deve alla catena di negozi Macy’s che nel 1924, e proprio il giorno successivo al Thanksgiving, organizzò una parata per festeggiare l’inizio degli acquisti di Natale.
Trovato il capostipite resta da capire il perché del colore nero. Due le ipotesi più accreditate finora. Da una parte la definizione deriverebbe dal congestionamento delle strade trafficate e paralizzate per la frenesia degli acquisti. Dall’altra l’origine del nome si fa risalire alla modalità con cui un tempo, nei libri contabili, i negozianti usavano dividere per colore entrare e uscite dell’attività: rosso per i conti in perdita e nero per quelli in attivo. Visto il volume di affari, le prospettive sono decisamente rosee. Pardon, nere.
Fonte: Adnkronos