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Pietre d'inciampo negate a Schio, Pirani della Uiltec: «Pronto a pagarle io»

SCHIO (VICENZA) - «L'amministrazione di Schio faccia marcia indietro: Così Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec il quale si dice «pronto a sostenere i costi della sistemazione delle pietre d'inciampo, perché è fondamentale mantenere la memoria per poter guardare al futuro». Pirani, ad un convegno della Uil a Schio, aggiunge che «sul tema della memoria non ci possono essere divisioni, perché un atteggiamento di chiusura significherebbe non riuscire a credere nel futuro».

«Un errore - ribadisce Pirani - opporsi, da parte della giunta comunale guidata da Walter Orsi, alla sistemazione nelle vie cittadine delle pietre che ricordano i nomi di quanti in città che non tornarono più dai lager nazisti. La colpa di quegli sventurati fu di non aderire alla repubblica fascista di Salò. Una tragedia che deve essere di monito alle giovani generazioni. Proprio il segno della memoria può essere utile a guardare nella prospettiva che chi salva un uomo, salva il mondo intero». È un bene - continua Pirani - che il comune di Schio aderisca al progetto europeo per la posa delle pietre, che avvii una ricerca storica per definire il numero esatto di deportati e vittime, che risistemi le lapidi esistenti dei martiri già noti. Si tratta di un'operazione di civiltà rispetto all'ondata di violenza, razzismi ed anche antisemitismo che sta crescendo in tutta Europa e pure all'interno dei confini nazionali»