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Impianto per i rifiuti a Pace, si ricomincia. La Regione e De Luca riaprono la partita

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Il sindaco annuncia che la Regione punta sugli impianti per i rifiuti a Messina. Torna in pista l'impianto Tmb a Pace, ma novità anche per Mili e l'area ex Sanderson

“Al via 15 milioni di euro di interventi per la realizzazione delle infrastrutture per lo smaltimento dei rifiuti”. Con queste parole il sindaco Cateno De Luca ha annunciato con grande enfasi che la Regione ha confermato la volontà di realizzare a Messina il tanto famoso, discusso e contestato impianto a Pace. Che in tanti da più parti in questi anni hanno definito nient’altro che una discarica.

L’impianto di cui si parla da ormai dieci anni è un impianto Tmb, cioè per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati. Una vicenda lunga e travagliata, segnata dalle scelte delle due precedenti amministrazioni comunali. Era stato infatti nel 2009 il sindaco Giuseppe Buzzanca a dire no alla realizzazione dell’impianto nel sito di Pace. Poi nel 2013 fu l’amministrazione Accorinti a ripescare la possibilità di costruire a Pace l’impianto. Le peripezie, e le polemiche, in questi anni sono state tante (vedi articolo a parte).

Adesso Cateno De Luca di fatto rimette in pista l’idea, con l’avallo della Regione che dall’insediamento del presidente Nello Musumeci ha sempre puntato molto su questo impianto da far sorgere nella zona nord della città di Messina.

Che cosa è il Tmb

Dal punto di vista tecnico che cos’è un Tmb? Il Tmb è impiegato per recuperare dai rifiuti indifferenziati destinata alla discarica alcuni materiali che possono essere riciclati o recuperati. Il processo è composto di due fasi: una prima parte meccanica consente la separazione e classificazione dei vari componenti dei rifiuti utilizzando sistemi automatizzati come magneti e vagli. La seconda fase, invece, coinvolge i processi di compostaggio e digestione anaerobica della frazione umida proveniente dalla prima fase. In pratica, l’azione di microrganismi sulla parte biodegradabile dei rifiuti permette di produrre masse di biogas che si può usare come combustibile, sostanze utili a migliorare le proprietà agricole del suolo o, tramite il compostaggio, anidride carbonica e terricciato.

Anni di polemiche

Ma in questi anni le voci critiche sono state tante. Sia dal mondo politico che da quello ambientalista. In tanti hanno continuato a opporsi a quella che rischia di diventare una discarica celata dal nome di impianto di trattamento meccanico biologico. Anche Anche l’ex assessore Daniele Ialacqua nel 2009 aveva osteggiato questo impianto e la scelta di realizzarlo a Pace. Poi da assessore riavviò l’iter per la costruzione, difendendosi da attacchi anche molto duri ripetendo che comunque non si tratta di una discarica “vecchia maniera”.

Il sindaco De Luca dunque riapre le porte al nuovo impianto di Pace dopo oltre un anno di silenzio anche da parte della Regione. Era stato infatti il presidente Musumeci nel gennaio 2018 a ufficiliazzare l’avvio dei lavori per due nuovi impianti in Sicilia, uno a Gela e uno a Messina. Poi però non si era mosso più nulla. Adesso invece si riparte.

L’argomento è stato al centro di un incontro che ieri ha visto allo stesso tavolo il sindaco De Luca, l’assessore ai rifiuti Dafne Musolino, il consulente del Presidente della Regione Giuseppe Pollicino, il Presidente della SRR Nino Russo, Arturo Vallone della SRR, il Presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo, la consigliera Mariagrazia Interdonato, l’ing. Roberto Lisi, il Dirigente del Dipartimento Servizi Ambientali Francesco Ajello con l’ingegnere Salvatore Arena.

Un altro impianto a Mili

Non solo Pace però. De Luca comunica che è stato confermato anche l’impianto per il compostaggio anaerobico di dimensioni medio/grandi, per il quale è stato individuato un sito in località Mili. Per tale sito è stato già chiesto agli uffici di verificare l’assenza di eventuali vincoli d’area, poi si procederà alla progettazione esecutiva che dovrà perfezionarsi entro la metà del prossimo mese di dicembre.

Rifiuti all’ex Sanderson

Attenzione puntata anche sull’area ex Sanderson. De Luca ha ricordato che nella Legge di Stabilità 2018 della Regione, da deputato in aula, aveva fatto inserire che tale area dovesse essere ceduta dall’ESA al Comune di Messina. E annuncia che adesso si passerà ai fatti. L’intento a quanto pare è di destinare anche l’area ex Sanderson ai rifiuti. “Nel corso della riunione è stato chiesto anche il finanziamento della bonifica dell’area nell’ottica della sua utilizzazione, anche parziale, come sito di trattamento del rifiuti”.

Lunedì pomeriggio ci sarà una nuova riunione tra i tecnici e l’Assessore Musolino per la programmazione delle varie attività inerenti la progettazione dei nuovi siti. Entro il 15 dicembre 2019, si terrà un incontro con il Consulente del Presidente Pollicino per valutare l’operatività e l’efficienza dei tecnici che lavoreranno ai nuovi progetti in via prioritaria d ed esclusiva.

Francesca Stornante