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Un'immagine dal profilo Facebook di Marilena Corrò
Capo verde

Omicidio Corrò, il buttafuori confessa: "L'ho colpita io"

Una lite per ragioni economiche tragicamente degenerata

Sarebbero due le persone arrestate per l'omicidio di Marilena Corrò, la 52enne originaria di Treviso ammazzata a botte nel B&B che gestiva sull'isola di Boa Vista, a Capo Verde.

Secondo quanto riporta "Il Gazzettino" il primo arrestato, Gianfranco Coppola, 48 anni ed ex istruttore di kick boxing e buttafuori, avrebbe confessato.

"Marilena l'ho colpita io", avrebbe riferito Coppola dopo un lungo interrogatorio. "È caduta e ha sbattuto la testa". Dopo aver constatato la morte della donna, il 48enne avrebbe poi cercato di occultare il cadavere gettandolo in una cisterna per la raccolta dell'acqua cancellando così tutte le tracce del delitto. Ad aiutarlo in questa macabra operazione un suo socio di 52 anni, posto in stato di fermo dalla polizia capoverdiana.

Coppola, di origini romagnole, era persona nota nell'isola per essere stato protagonista di numerosi pestaggi e di aggressioni. A Capo Verde viveva da 10 anni, e da sei mesi aveva preso in gestione la struttura della Corrò con la quale c'era stato più di un diverbio.

Il movente del delitto, come riporta sempre "Il Gazzettino", sarebbe di natura economica. La discussione fra i due sarebbe in particolare scoppiata per i canoni d'affitto del Bed & Breakfast, ma si parla anche di debiti pregressi.

La lite martedì sera sarebbe quindi degenerata: Coppola ha colpito Marilena facendola cadere a terra e per la donna non c'è stato più nulla da fare.

Ora gli investigatori sono al lavoro per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto.

(Unioneonline/v.l.)