Madre superiora innamorata costringe il monastero alla chiusura? Le cose potrebbero non stare esattamente così

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La notizia ha fatto il giro del web, al pari di quella delle due suore rimaste incinta di cui scrivemmo circa un mese fa.

A Sansepolcro, in provincia di Arezzo, un monastero è stato costretto a chiudere a causa dell’innamoramento della madre superiora – una donna pugliese di 42 anni, allontanata dalla Chiesa a causa di questo presunto amore terreno.

Un amore terreno che di fatto ha condannato il monastero, con la diocesi che in mancanza di sostitute ha deciso di chiudere i battenti.

Così il monastero di San Bernardo Tolomei, rinato quattro anni fa grazie alla scelta dell’ordine benedettino degli Olivetani, intenzionato a far rivivere quel luogo che era stato un convento dei cappuccini (e che ospitava matrimonio e viaggiatori), è stato costretto a chiudere – nonostante fosse diventato a tutti gli effetti un punto di riferimento per la città.

Anche grazie al grande lavoro della madre superiora, apprezzatissima a Sansepolcro.

Madre superiora si innamora e il monastero chiudeo: come stanno le cose?

I siti web hanno riportato la notizia in lungo e in largo, con l’acquolina in bocca per quello che a tutti gli effetti sembra uno scoop.

Le cose, però, non pare siano andate esattamente come riportato dal web.

E’ stata la stessa protagonista della vicenda a sottolinearlo, avvicinata da Repubblica: “La gente piange per la chiusura del monastero, e anch’io piango, quello che sto subendo mi segnerà per la vita, e sarà difficile che in futuro io voglia ancora avere a che fare con la Chiesa”. Aggiungendo poi, circa l’ipotesi che si tratti di una storia di cuore: “Hanno voluto dire così, lasciamo che lo dicano, la faccenda è molto più complicata di quanto sembra“.

E quest’oggi, durante la puntata odierna di ‘Storie Italiane’ l’avvocato della donna ha ribadito ulteriormente come la vicenda non abbia i contorni raccontati dai media.

E che non ci sia stato nulla di “terreno” tra la donna e l’uomo, che avrebbe avuto solo un supporto spirituale.

La diocesi dal canto suo non ha rilasciato dichiarazioni.

Sicuramente ne parleremo più in là.

Di seguito il video di un precedente servizio a ‘Storie Italiane’, in cui già iniziava a farsi strada l’ipotesi che la vicenda non sia come raccontata sin qui: