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MotoGP | Dr. Mir: “Marquez a Sepang, ma non al 100%”
Il medico che ha operato il campione di casa Honda ha spiegato nel dettaglio le sue condizioni e le possibilità di rivederlo in pista già a febbraio
by Matteo SenatorePer il secondo anno consecutivo Marc Marquez dovrà passare la off-season cercando di recuperare da un’operazione alla spalla. A fine 2018 l’infortunio era stato a quella sinistra, quest’anno è sulla destra, operata nei giorni scorsi in seguito alla caduta patita nei test di Jerez. Il Dr. Mir, che a Barcellona è intervenuto sull’otto volte iridato, ha spiegato al sito ufficiale della MotoGP la situazione di Marquez e il perché di questa operazione.
“L’intervento è andato bene – ha commentato Mir – il difficile è stato decidere di farlo, visto che in questo caso la spalla non aveva subito un infortunio serio come era stato per quella sinistra l’anno scorso. Ma dopo l’incidente di Jerez, con il fatto che aveva male, abbiamo preso questa decisione, con lui ed il suo team. Abbiamo scelto di fare l’operazione per evitare che potesse accadere durante la stagione, anche se così lui si dovrà saltare la vacanze”.
Una strategia di prevenzione importante, volta ad evitare un possibile peggioramento delle condizioni della spalla, come invece era accaduto in passato con la sinistra: “Rischi? Avrebbe potuto subire più lussazioni durante il campionato e così l’infortunio sarebbe potuto diventare simile a quello che ha avuto alla spalla sinistra – ha evidenziato ancora Mir – quella era stata un’operazione più complicata e con un tempo di recupero iniziale più lungo. Per questo abbiamo preso questa decisione. Soprattutto lui, che ha dovuto rinunciare alle sue vacanze. Adesso dovrà iniziare subito la riabilitazione e passerà questo inverno in maniera simile a quanto fatto lo scorso anno”.
Rimane estremamente probabile comunque vedere Marquez in pista già ad inizio febbraio, anche se in condizioni non ottimali: “Recupero? Difficile dirlo, io credo che sarà pronto per i test di Sepang, anche se non al 100%. Quello che però dobbiamo assicurarci è che, test a parte, inizi il campionato il più in salute possibile – ha concluso il medico catalano – siamo già abituati al fatto che i tempi di recupero da questo tipo di infortunio per le persone normali siano attorno ai quattro mesi, mentre i piloti li riducono almeno della metà”.