Infermiere picchiano l’anziana, la famiglia le incastra con una telecamera nascosta
by FabioTre infermiere sono state condannate per maltrattamento di anziane, ad incastrarle una telecamera nascosta dai familiari della vittima.
Una famiglia britannica ha scoperto che le infermiere che si prendevano cura dell’anziana nonna erano solite maltrattarla attraverso una telecamera nascosta. Il sospetto è sorto quando la donna ha cominciato a lamentarsi costantemente dei maltrattamenti subiti. Se in un primo momento, infatti, pensavano che le lamentele fossero dovute alla demenza senile, quando si sono accorti che l’anziana manifestava un continuo disagio in loro presenza hanno deciso di agire.
La figlia e il nipote della donna hanno piazzato una telecamera nascosta dietro ad una fotografia e quello che hanno visto aveva dell’incredibile. Una delle infermiere l’ha addirittura schiaffeggiata ripetutamente e quando la donna ha provato a lamentarsi, questa l’ha minacciata. In generale le tre donne che si prendevano cura di lei erano solite trattarla bruscamente, spingendola per farla girare e non adottando alcuna cura nei medicamenti.
Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI
Infermiere maltrattano donna anziana: condannate
Una volta avute le prove inconfutabili del maltrattamento, i familiari della vittima hanno denunciato le infermiere per maltrattamento. La denuncia è stata presentata sia all’azienda ospedaliera per la quale lavoravano le donne che alla polizia. Il primo risultato è stato l’immediato licenziamento delle donne, successivamente è partita un’indagine ed un processo che si è concluso in questi giorni. Il Tribunale di Londra ha deciso per una condanna per abuso e violenza. Anita Kc Thapa è stata condannata a 6 mesi di carcere, Anita Bc a 5 e Heena Parekh a 4.
Nel pronunciare la sentenza il giudice Lana Wood ha detto alle imputate: “Avete deprivato la signora Shah della dignità e del rispetto che l’è dovuto. L’avreste dovuta trattare con cura e compassione. Ma è stata tratta senza umanità e in alcune occasioni aggredita fisicamente”.