Pensioni, a gennaio 2020 scattano gli aumenti: ecco i nuovi importi
Come sempre i trattamenti saranno rivalutati in base all'inflazione stimata dall'Istat. Si parla comunque di un aumento di pochi euro: la tabella
by RedazioneCome ogni anno i trattamenti pensionistici aumenteranno di qualche euro per fare fronte all’aumento del costo della vita, salvaguardando così il potere d’acquisto dei pensionati. Ma di quali importi parliamo? Secondo un decreto pubblicato due giorni fa in Gazzetta Ufficiale, "la variazione percentuale verificatasi negli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, senza tabacchi, tra il periodo gennaio - dicembre 2018 ed il periodo gennaio - dicembre 2019 è risultata pari a +0,4".
In sostanza, per chi ha diritto alla rivalutazione piena, l’aumento sull’assegno dovrebbe essere pari allo 0,4%. La Snals Verona (Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola) ha pubblicato una tabella con quelli che, salvo diverse indicazioni dell'Inps, saranno gli importi maggiorati. Vediamo qualche esempio. Chi percepisce una pensione di 1000 euro lordi avrà un aumento netto di appena 3,08 euro. Con 2000 euro lordi l’aumento sale 5,66 euro. E così vià . Com’è evidente non si tratta di grossi importi. Il valore dello 0,4%, scrive peraltro il prof. Renzo Boninsegna della Snals, è "inferiore alle previsioni".
Pensioni, la modifica in arrivo con la legge di bilancio
Il tema della rivalutazione delle pensioni compare anche nella legge di bilancio. Salvo sorprese, a fine anno il Parlamento dovrebbe dare il via libera alla rivalutazione piena anche a chi percepisce da tre a quattro volte il minimo, pensionati che oggi hanno diritto ad una rivalutazione del 97%. Si tratta tuttavia di una differenza davvero minima, quasi impercettibile.
L’evetuale modifica, scrive infatti la Snals, "sarà applicata dall’Inps non prima del mese di Aprile 2020", in quanto l’ente previdenziale sta già predisponendo i pagamenti di gennaio.
Pensioni, da gennaio 2020 cambiano gli importi: la tabella
In basso la tabella con gli aumenti calcolati sulla base delle leggi in vigore oggi (non tenendo conto cioè delle correzioni che eventualmente saranno apportate con la legge di bilancio).
(La tabella con tutti gli importi sul sito del sindacato Snals).
Ad oggi i criteri per stabilire la percentuale di rivalutazione sono i seguenti.
- 100% per gli importi fino a 3 volte il trattamento minimo.
- 97% per gli importi fino a 4 volte il trattamento minimo.
- 77% per gli importi compresi tra 4 e 5 volte il trattamento minimo
- 52% per gli importi compresi tra 5 e 6 volte il trattamento minimo.
- 47% per gli importi compresi tra 6 e 8 volte il trattamento minimo.
- 45% per gli importi compresi tra 8 e 9 volte il trattamento minimo.
- 40% per gli importi superiori a 9 volte il trattamento minimo.